Agricoltura sostenibile: le pratiche dei pomicoltori sotto la lente

Indipendentemente dalla varietà coltivata, i pomicoltori condividono lo stesso obiettivo: produrre frutti belli e buoni, capaci di soddisfare le aspettative dei consumatori. A tal fine, sono sempre più numerosi coloro che adottano metodi responsabili e rispettosi dell'ambiente. Spostiamo la lente su un settore impegnato per un'agricoltura sostenibile.

Le problematiche ambientali riguardano direttamente il settore agricolo. Responsabile del 17% delle emissioni di gas a effetto serra e al contempo vittima degli effetti del cambiamento climatico (aumento delle temperature, variazione delle precipitazioni, ecc.), l'agricoltura si trova ad affrontare numerose sfide. Inoltre, con il passare del tempo i consumatori sono diventati estremamente esigenti: l'84% predilige l'acquisto di prodotti rispettosi dell'ambiente e l'81% preferisce comprare prodotti benefici per la salute.

Un progetto avviato da quasi 30 anni

In questo contesto, sempre più pomicoltori adottano pratiche agricole sostenibili. Le varie carte, le certificazioni e gli impegni che hanno visto la luce a partire dagli anni 1990 permettono di offrire ai consumatori garanzie di buone prassi. Impollinazione, lotta biologica, gestione dell'acqua e dei rifiuti, protezione dal gelo e dalla grandine: lungo tutto l'anno vengono favorite soluzioni responsabili per preservare l'equilibrio biologico ed economico dei frutteti.

Questa attenzione comincia dal rispetto del ciclo dell'albero per lasciare alle mele il tempo di svilupparsi. Alcune varietà, come la Pink Lady®, trascorrono molti mesi sull'albero (addirittura sette in questo caso!). Questa libertà di cui il frutto gode è accompagnata da pratiche manuali, privilegiate nei frutteti: la potatura, il diradamento e la raccolta hanno luogo a mano grazie alle sapienti conoscenze degli arboricoltori. E non importa se la raccolta delle mele richiede il 15% di tempo in più rispetto ad altre varietà, poiché ciò che conta è il gusto e la bellezza del frutto.

Il frutteto come elemento di un ecosistema

Avere cura dei frutti impone di prestare attenzione al frutteto nel suo insieme, in particolare alla biodiversità al suo interno. Essa è infatti essenziale, in quanto favorisce lo sviluppo della flora, preserva la fertilità del suolo, regola la presenza dei parassiti delle colture, protegge contro i rischi climatici, ecc. I pomicoltori non smettono mai di incoraggiarla limitando lo sfalcio dell'erba per sviluppare un ambiente floristico destinato alle specie impollinatrici, utilizzando il legno di potatura come riparo per ricci o triturandolo e quindi spargendolo ai piedi degli alberi per stimolare la vita sul terreno. Mantenere zone di inerbimento, curare le siepi, installare alveari per incentivare l'impollinazione, posizionare nidi artificiali per favorire la fauna ausiliaria e limitare gli attacchi di insetti nocivi... sono tutte azioni che creano un ecosistema naturalmente protettivo per gli alberi e permettono di ridurre il ricorso ai prodotti fitosanitari.

L'innovazione al servizio dell'agricoltura sostenibile

Per rafforzare l'efficacia di queste soluzioni naturali, i pomicoltori dispongono anche di strumenti innovativi provenienti dalla cosiddetta "ag-tech" o agrotecnologia. La raccolta e la gestione dei dati, ad esempio, permettono di ottenere una migliore conoscenza dei frutteti. Grazie a un software che analizza il fabbisogno idrico del terreno, i produttori di Pink Lady® irrigano i loro meli con grande precisione e senza eccessi. Inoltre, la piattaforma E-Stratos sfrutta una tecnologia di imaging satellitare che permette di classificare e monitorare lo sviluppo vegetativo delle piantagioni. Il telerilevamento appare quindi come uno degli strumenti più potenti per valutare lo stato di salute delle piantagioni in modo rapido, preciso e a basso costo. Più in generale, Pink Lady® ha lanciato Pink Lab, la cui missione è sostenere la ricerca e lo sviluppo di progetti innovativi che favoriscano una produzione sostenibile. Quest'anno vengono sostenuti dieci progetti.

Ma le iniziative rientranti nel discorso dell'agricoltura sostenibile si svolgono anche al di fuori di campi e frutteti. Dalla gestione dei rifiuti alla riduzione del consumo energetico, le iniziative promettenti non mancano certo: installazione di pannelli solari fotovoltaici per ridurre il consumo di elettricità, programmi di isolamento termico, riciclaggio dell'acqua, utilizzo di imballaggi riciclabili e certificati sostenibili, ecc. Uniti contro gli sprechi alimentari, i produttori Pink Lady® mettono insieme tutte le possibili idee per valorizzare le mele rovinate o non conformi al capitolato: alcune sono destinate all'industria di trasformazione alimentare per la fabbricazione di prodotti di qualità (succhi, composte), mentre altre vengono utilizzate per l'alimentazione animale, la produzione di compost o la fertilizzazione dei terreni.

Un'arte di coltivare che fonde metodi naturali e tecnologie all'avanguardia per consentire agli appassionati di assaporare la loro mela preferita con piacere e in sicurezza!

Fonti
https://www.oecd.org/fr/agriculture/ministerielle/documents-de-reference/notes/4_Background%20Note_FRE.pdf
https://campagnesetenvironnement.fr/les-vergers-ecoresponsables-pour-un-developpement-durable/
http://www.lapomme.org/vergers-ecoresponsables/la-demarche-vergers-ecoresponsables
https://www.consoglobe.com/favoriser-biodiversite-verger-cg/4
https://www.pomme-pinklady.com/fr/pink-lady-une-marque-engagee/une-filiere-responsable/